Manteniamo i patti
Da pochi giorni i nuovi rappresentanti eletti al Parlamento Europeo hanno raggiunto i loro uffici e iniziato il nuovo lavoro. Le prime settimane sono state particolarmente intense, perché ognuno di loro ha dovuto ambientarsi, firmare un sacco di carte, entrare in questa o quella commissione, studiare regolamenti, formalizzare la squadra degli assistenti e via di questo passo. Ora è tempo di occuparsi delle cose per le quali sono stati eletti.
La nostra Associazione sta seguendo con particolare interesse i destini di 35 di questi deputati: sono coloro che hanno preso un impegno importante con noi e con gli elettori firmando il Patto per il Software Libero nell'ambito delle campagne di informazione e sensibilizzazione avviate in tutta Europa. In Italia abbiamo inserito questo progetto nel contesto del lavoro
iniziato negli anni scorsi con l'iniziativa Caro Candidato. Abbiamo seguito non soltanto le elezioni europee, ma anche le altre elezioni provinciali e comunali che hanno chiamato al voto milioni di persone nel nostro paese.
I risultati sono decisamente soddisfacenti: per le elezioni Europee hanno aderito 50 candidati italiani, 6 dei quali sono stati eletti (l'8,33% dei 72 Membri italiani del Parlamento Europeo). In tutta Europa hanno aderito 232 candidati da 10 diversi Paesi: 34 di questi, da 7 paesi europei e di 6 gruppi politici diversi, sono stati eletti rendendo concreta la possibilità di costituire in seno al Parlamento Europeo un intergruppo sul Software Libero e le libertà digitali.
Qui trovate l'elenco completo dei firmatari eletti al Parlamento Europeo, divisi per nazione.
Un altro dato importante viene dalle forze messe in campo: un'iniziativa nata dalla collaborazione tra l'Associazione per il Software Libero e la nostra omologa francese April è riuscita a coinvolgere in breve tempo persone e movimenti in 10 diversi paesi dell'Unione, con campagne lanciate ufficialmente in Belgio, Francia, Italia, Spagna, Inghilterra.
E il ruolo di questo coordinamento spontaneo non termina con le elezioni. La nuova Legislatura Europea sta iniziando e sul tavolo ci sono già molte questioni che riguardano il software libero, le reti digitali ed i contenuti digitali: Pacchetto Telecoms, brevetto comunitario, revisione della Direttiva EUCD, tutela dei consumatori, diritti fondamentali sulla rete Internet, etc. Queste questioni possono essere tecnicamente complesse e richiedere competenze specialistiche per individuare le minacce alla realizzazione d'una società dell'informazione libera. Per questo auspichiamo la creazione di un Intergruppo nel Parlamento Europeo che coinvolga tutti i Membri che hanno firmato il Patto per la tutela e lo sviluppo del software libero nell'Unione Europea. E per questo lavoreremo insieme da tutti i paesi dell'Unione sostenendo, informando, aiutando nel loro lavoro i firmatari del Patto.
L'Intergruppo potrebbe anche avere ad oggetto i temi delle reti digitali libere (per preservare la neutralità della rete e l'ecosistema del software libero) e dei contenuti liberi (per rendere concreto il diritto di tutti i cittadini di "partecipare liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici").
Sul piano nazionale, sommando le diverse campagne, hanno aderito a Caro candidato 422 politici di tutti i raggruppamenti politici.
Forse sta nascendo una lobby trasversale per il software libero in tutti i partiti? Ce lo auguriamo e invitiamo chi promuove il software libero ed è iscritto ad un partito, ad unirsi ai suoi colleghi e sottoscrivere il patto per il software libero.
Noi da parte nostra ci impegneremo affinché Caro Candidato non finisca qui e non si esaurisca con gli appuntamenti elettorali. Per esempio, miglioreremo il software per dare modo ai politici di far conoscere il loro lavoro in favore del Software Libero ed agli elettori di controllare l'operato dei loro rappresentanti, metteremo in contatto i nostri rappresentanti eletti con i LUG, i movimenti e le persone che operano sul loro territorio. Prepareremo della documentazione chiara per spiegare il nostro punto di vista e per illustrare gli aspetti più tecnici a chi è chiamato a gestire la cosa pubblica e prendere decisioni, in modo che possa farlo nel miglior modo: conoscendo le cose.
E ovviamente continueremo a seguire le prossime elezioni, dalle amministrative nel piccolo comune, alle prossime regionali, alle politiche che verranno.