Presidente, favorisca il Software Libero!

  • Posted on: 29 November 2010
  • By: dido

La vicenda del Protocollo d'Intesa Regione Puglia / Microsoft richiede ancora approfondimenti.

Nel comunicato che ha seguito immediatamente la firma dell'accordo, il Presidente Vendola ha dichiarato: “Con la sottoscrizione di questo Protocollo d'Intesa vogliamo sperimentare concretamente la scelta della neutralità tecnologica”.

Questa frase necessita un chiarimento. Cosa intende il Presidente per "neutralità tecnologica"? Vuole forse dare ad essa il significato di "Neutralità tra Software Libero e software proprietario"?

Se si intende questo, la “neutralità tecnologica” è inaccettabile per chi riconosce i benefici del Software Libero. Sarebbe proprio il significato proposto dalla Business Software Alliance (BSA) e che riteniamo profondamente errato. Nel suo sito la BSA afferma: “I programmi software sono sviluppati e distribuiti con diversi modelli commerciali, inclusi gli approcci “a codice sorgente aperto”, “a codice sorgente misto” e “commerciale”.” e “quando scelgono prodotti IT i clienti, inclusi i governi, dovrebbero basare la loro scelta su funzionalità, costo, sicurezza ed interoperabilità del prodotto invece di concentrarsi sul modello di business per il suo sviluppo”.

Occorrerebbe puntualizzare che la frase della BSA usa termini impropri che fanno perdere di vista la vera differenza fra Software Libero e software proprietario: è il modello di licenza ad essere differente e non il modello di business. Poi, non è vero che il software “a codice sorgente aperto” sia cosa diversa dal software “commerciale”: il Software Libero è commerciale e di fatto ci sono imprese in Italia e in tutto il mondo, grandi e piccole, il cui fatturato proviene dallo sviluppo e dalla distribuzione di Software Libero.

Ma a parte questo, il punto principale è che la “neutralità tecnologica” così definita non tiene conto degli altri importanti vantaggi del Software Libero che devono sempre essere considerati nelle scelte di acquisto della P.A.
Infatti il Software Libero:

  • abilita il riuso dei programmi informatici;
  • consente di ispezionare il codice sorgente, favorendo la trasparenza dei processi amministrativi sia per la pubblica amministrazione che per i cittadini;
  • garantisce la persistenza di accesso alle informazioni;
  • permette maggiore indipendenza dal fornitore;
  • favorisce scelte di condivisione dei bisogni, e quindi dei costi, tra le diverse amministrazioni;
  • evita di dover gestire futuri costi d'uscita dalla soluzione scelta;
  • favorisce lo sviluppo di competenze interne all'organizzazione e sul territorio;
  • abilita la libera concorrenza fra gli operatori, che competono ad armi pari basandosi sulle stesse conoscenze, e quindi incentiva l'innovazione;
  • favorisce l'indipendenza tecnologica del Sistema Paese;
  • ha conseguenze positive sull'economia nazionale ed ostacola pratiche di elusione fiscale fondate sulla delocalizzazione dei valori immateriali oggetto di licenza;
  • realizza un modello di società conforme con i valori della nostra Costituzione.

Promuovere la neutralità tecnologica nel senso proposto dalla BSA porta invece ad andare in direzione opposta rispetto alla scelta di favore per il Software Libero che è stata fatta con le leggi regionali di Toscana (L.R. 1/2004), Umbria (L.R. 11/2006), Veneto (L.R. 19/2008), e Piemonte (L.R. 9/2009) che la Corte Costituzionale ha confermato essere perfettamente legittima.

Il Presidente Vendola chiarisca se per lui e per la Regione Puglia "neutralità tecnologica" ha il significato proposto dalla BSA, e quindi in aperto contrasto con la pretesa di sostenere il Software Libero, oppure se da una diversa interpretazione all'espressione.

Nel merito del Protocollo d'Intesa, l'Associazione per il Software Libero è a disposizione per partecipare al procedimento anche nelle sue fasi successive.
Siamo peraltro certi che, ove la Regione Puglia si doti d'una legge regionale che favorisce il Software Libero senza lasciare spazio alle ambiguità della nozione di “neutralità tecnologica”, sarà facile ridurne gli effetti negativi in sede attuativa. Per esempio, si può puntualizzare che, se la Regione mette a disposizione risorse per attuare il Protocollo, tutti i risultati conseguiti dovranno essere rilasciati con licenze di Software Libero (una fra quelle riconosciute dalla Free Software Foundation) e che la promozione nell'ambito del sistema educativo deve avere ad oggetto esclusivamente programmi rilasciati come Software Libero.

Infine, per quanto riguarda il disegno di legge che la Regione Puglia intende approvare, la nostra Associazione, si fa portavoce delle istanze degli attori nel mondo del Software Libero che chiedono di essere interpellati in merito.

Associazione per il Software Libero
Il Presidente
Renzo Davoli